Territorio

b&b a baunei

BAUNEI ed il suo territorio

da Santa Maria Navarrese a Cala Luna

 

Crocevia di terra e di mare, borgo collinare sospeso tra il bianco supramonte e il blu del mare navarrese, Baunei è riconoscibile per i tratti della sua storia, ravvisabili nelle antiche dimore, nella parlata locale, nelle tradizioni che tengono.

Una storia semplice, percorsa da secoli di quiete, mai intaccata da velleità di rivalsa, quasi a memoria di pace, ab antiquo, dalle paternità nuragiche all’egida romana, fino ai secoli spagnoli, e ai re sabaudi.

Così si svela, Baunei, nel segno della sua storia e delle sue geografie, come un prisma di emozioni inedite. Lo sanno bene i visitatori che sempre ritornano, come stregati da una suadente diavoleria.

Ogni luogo, qua, è una condizione dell’animo, dai misteri di Golgo alle acque cristalline delle nostre cale, dall’incanto svelato di Pedralonga alla quiete di Santa Maria Navarrese.

Un territorio assai vasto (216,45 Kmq), aperto a est sul mare Tirreno, confinante a sud con il territorio comunale di Lotzorai, a sud ovest con quelli di Triei e Talana, a nord ovest con il territorio di Urzulei, a nord, in prossimità della costa, con quello di Dorgali, lungo la linea segnata dalla Codula di Luna, che a nord traccia anche il confine con Urzulei. Il paese è attraversato dalla statale 125, la strada che da Cagliari giunge ad Olbia, rispetto ai quali Baunei ha una posizione pressoché equidistante. Sulla sommità, il sovrastante bastione calcareo termina con una superficie subpianeggiante che trova nel vasto sprofondamento di Golgo (riempito nell’era Quaternaria da una colata di lava basaltica), uno dei luoghi più peculiari del “pianeta Supramonte”.

Il paesaggio ha una forte connotazione selvaggia e vede nel binomio mare-montagna un connubio naturalistico di pregio assoluto, arricchito da forti valenze culturali, interessanti soprattutto sul versante dell’archeologia, specie a Golgo, il grande pianoro carsico protetto dai nuraghi che guardano gli accessi, quasi a preservarne i misteri, rappresi anche nelle sue presenze naturali, dal nero profondo della voragine di “su Sterru” (la più profonda in Europa ad unica campata) al verde acquoreo de “as piscinas”.

Fra i nuraghi di Golgo, Co’e Serra è probabilmente il più noto. Eretto a sentinella dell’altopiano, biancheggia su una bassa prominenza rocciosa, in perfetta geometria di spazi con i vicini Orgoduri e Alvu, nuraghi non lontani dalla chiesa di San Pietro. Edificata nella seconda metà del XVII secolo, la chiesa segna una memoria leggendaria, che vuole come grande protettore il Santo apostolo, liberatore della popolazione dalla minaccia de “su scultone”, il mostro che abitava la voragine di Golgo, disposto a placare la sua ira solo in cambio di giovani vergini. Di fronte alla chiesa è ben visibile un betile antropomorfo che non ha analoghi in Sardegna.

Altri, ancora, sono i motivi di attrazione del territorio, tutti dal forte valore naturalistico. Da Golgo, infatti, si dipana la rete dei sentieri escursionistici che conducono a Cala Goloritzè, Ispuligedenie (Cala Mariolu), Cala Biriala, Elune (Cala Luna) e Cala Sisine, con la vicina grotta di “su Meràculu”, una delle cavità carsiche visitabili, insieme alla Grotta del Fico, quest’ultima raggiungibile via mare.

La rete dei sentieri si impreziosisce a Pedralonga, punto di partenza del famosissimo trekking “Selvaggio Blu”, da fare in cinque giorni tra falesie, calate in corda doppia, antichi ovili, boschi e grotte naturali: un ambiente unico, ideale per le arrampicate.

Dal Supramonte al mare, dunque. E sul mare si distende Santa Maria Navarrese, uno dei centri della costa orientale più amati e frequentati dai vacanzieri, il “buen retiro” di chi non cerca mondanità smeraldine. Santa Maria è un distillato di colori: il verde degli olivastri millenari, dei bagolari e dei carrubi che impreziosiscono la centrale Piazza Principessa; il giallo delle ginestre in primavera; il bianco dell’antica chiesa dell’XI sec. che si staglia sul blu tirrenico del golfo. E poi il porto, a Santa Maria: da lì si va verso le cale della costa. E i monti, davvero, incontrano il mare.

Benvenuti a Baunei.